La nomina di Carlo Fuortes ad amministratore delegato della RAI è una grande soddisfazione per tutte le socie e tutti i soci dell’Associazione per l’Economia della Cultura, di cui Carlo Fuortes è stato Segretario Generale dal 2011 al 2019.
A Carlo vanno le nostre più fervide congratulazioni e un particolare in bocca al lupo per la complessità dell’impegno che ha di fronte, quello di guidare una delle principali imprese dell’industria culturale italiana durante una fase storica difficile, segnata dalla crisi pandemica e da incessanti e inedite sfide che nascono dalla rivoluzione digitale e dalla turbolenza del contesto di mercato per broadcasters e produttori di contenuti audiovisivi.
Siamo convinti che Carlo possieda le caratteristiche umane e professionali necessarie a onorare con successo questo impegno. È stato esponente fin dagli anni Novanta del passato secolo della prima generazione di economisti della cultura, con contributi di ricerca sul patrimonio culturale e i musei, sullo spettacolo dal vivo, sull’industria culturale. Ha insegnato all’Università degli Studi Roma Tre. Da più di venti anni ha ricoperto incarichi di alta direzione manageriale in una serie di importanti istituzioni culturali italiane: direttore generale del Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale, amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, commissario straordinario della Fondazione Petruzzelli di Bari, sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
In tutte queste esperienze ha dimostrato indiscutibili doti di rigore, competenza, correttezza istituzionale, nonché una spiccata capacità di innovazione. È stato artefice dell’introduzione nelle istituzioni culturali che ha diretto di nuovi metodi gestionali divenuti benchmark di riferimento, come per esempio il contratto di servizio fra Comune di Roma e Fondazione Musica per Roma, il primo in Italia a contenere strumenti e norme che si sarebbero diffusi negli anni successivi in tutto il paese, e la trasformazione e modernizzazione del modello di produzione del Teatro dell’Opera di Roma.
Un caloroso abbraccio a Carlo dall’Associazione per l’Economia della Cultura!