Il 21 marzo scorso l’Associazione del l’Economia della Cultura è stata presente, con diverse altre associazioni operanti in vari settori della cultura, all’incontro con la “Commissione Tecnica di studio per lo sviluppo e l’assestamento organizzativo del ministero”, promosso dal Ministro Alberto Bonisoli.
L’incontro con le associazioni (cui sono state dedicate le mattine del 20 e 21 marzo) – sono state escluse, in questa fase dati gli obiettivi, quelle dello spettacolo, mentre sono state coinvolte quelle attive nel settore del paesaggio – si colloca in un contesto di verifiche con parlamentari, sindacati, dirigenti del MiBAC sulle riflessioni e gli orientamenti maturati dalla Commissione Tecnica (in cui non sono stati inseriti volutamente i responsabili di settore del ministero) che si concluderanno a fine mese.
Sulla base del confronto sul merito degli orientamenti esposti e delle osservazioni e proposte che saranno raccolte, la Commissione formulerà entro metà aprile le sue conclusioni al Ministro che andranno a sostanziare un DPCM entro il prossimo mese di giugno.
ll Ministro ha illustrato l’orizzonte mentale e pratico di quella che ha definito “un’iniziativa di ripensamento” dell’attività e dell’organizzazione del ministero con l’attenzione centrata sulle criticità evidenziate e/o rilevabili su tre versanti: l’organizzazione, le risorse (finanziarie e di personale), i processi.
Sul versante delle risorse, in presenza di un organico già oggi carente di tremila unità dal quale ne usciranno per pensionamento entro l’anno fra 800 e 900, il ministero si è assicurato nel rapporto con il Mef la copertura di 1.550 posti di funzionari amministrativi e tecnici (entro quest’anno si prevede il bando di concorsi per l’assunzione di 3-4.000 unità).
La riflessione sull’organizzazione e i processi che essa attiva o blocca (obiettivi, rendimento, risultati) è stato definito “un cantiere aperto” ed è svolta in queste modalità con l’obiettivo di far condividere al mondo della cultura e al personale, dirigente e non, del ministero obiettivi e scelte organizzative che confermino o che cambino l’assetto attuale.
Il Segretario Generale Giovanni Panebianco ha poi illustrato i principi e le linee-guida del lavoro della Commissione, con l’ausilio di slides che saranno mandate (ha assicurato il Ministro) nei prossimi giorni alle associazioni presenti perché esse abbiano modo di meglio considerare gli argomenti e le scelte illustrate nell’incontro, ai fini di osservazioni o proposte di cambiamenti da inoltrare alla Commissione.
Centrale nelle argomentazioni del Ministro, che è intervenuto più volte per sottolineare questo o quel punto dell’esposizione del Segretario Generale, è apparsa la preoccupazione di dare un contributo a migliorare l’efficienza e la credibilità delle attività organizzate nelle funzioni e nelle strutture centrali e regionali/urbane del ministero. Le cui maggiori criticità sono state da lui indicate nella “imprevedibilità dall’esterno delle iniziative e delle scelte di gestione” e nell’“assenza, all’interno, dell’accumulo di competenze ed esperienze, oltre che spesso di collaborazione fra i vari settori”.
Questo approccio, diciamo, non di “principi” né “politique d’abord”, ma di funzionalità ed efficienza dell’azione pubblica organizzata nel ministero, è stato apprezzato da molti dei presenti.
Roma, 26 marzo 2019